Dopo aver inserito il Budget degli Investimenti, andiamo a calcolarci i corrispondenti ammortamenti
Come prima calcoliamo gli ammortamenti civilistici, o meglio l’ammortamento effettivo dei beni sulla base della loro usura/obsolescenza.
Quindi in riferimento alla nuova normativa non si tratta dell’ammortamento che poi riporteremo nel bilancio civilistico, ma del reale coefficiente di ammortamento dei cespiti
Sull’argomento vi rimando all’articolo che illustra le differenze tra ammortamento civilistico e fiscale
– Prospetto ammortamento civilistico.
Calcoliamo l’ammortamento considerando le aliquote di ammortamento che rappresentino la vita residua del bene. Utilizziamo la funzione IF excel, in maniera da non calcolare la quota di ammortamento nel momento in cui il bene è completamente ammortizzato.
– Prospetto Fondo ammortamento Civilistico:
Calcoliamo il relativo fondo, sommando le quota di ammortamenti mensili.
– Prospetto ammortamento Fiscale:
Calcoliamo l’ammortamento fiscale, ovvero il costo massimo detraibile, sulla base delle aliquote fornite dal decreto ministeriale del 1988.
– Variazione da apportare su reddito imponibile :
In Conto economico per una rappresentazione veritiera dei costi aziendali, viene riportato l’ammortamento civilistico. Il reddito imponibile è calcolato considerando gli ammortamento fiscali. In questo prospetto, calcolando la differenza tra ammortamento civilistico e fiscale, determiniamo il valore rettificato del reddito imponibile per un corretto calcolo delle imposte.
Collegamento Prospetto ammortamenti – Prospetti Riepilogativi.
Procediamo anche qui a collegare le varie voci ai prospetti riepilogativi (Stato Patrimoniale e Conto Economico, e di conseguenza al cash flow).
– Fondo ammortamento:
In Stato patrimoniale, riportiamo il collegamento tra fondo ammortamenti civilistico e le corrispondenti voci di Stato Patrimoniale, utilizzando la funzione SUMIF .
– Ammortamenti:
In CE sono riportati in automatico gli ammortamenti, mediante il collegamento tra Stato Patrimoniale e Conto Economico. Gli ammortamenti sono dati dalla differenza tra i fondi ammortamenti tra un periodo e quello successivo;
Nel cash flow , di conseguenza tramite collegamento con conto economico, vengono riportati i saldi positivi degli ammortamenti, in quanto rappresentano un costo che non da luogo ad un’uscita finanziaria.
Possiamo ora verificare se quanto inserito come collegamento è corretto. Se dopo le movimentazioni apportate a Stato Patrimoniale, il delta tra attivo e passivo è pari a 0, allora vuol dire che i nostri collegamenti sono stati corretti.
Movimentando lo Stato Patrimoniale in automatico (essendo un prospetto collegato), si è movimentato il conto economico e di conseguenza il cash flow
Anche qui possiamo verificarne sempre la correttezza, in quanto se la variazione delle poste patrimoniali , banca (conti correnti bancari) e cassa all’inizio e alla fine del periodo coincidono con il valore del cash flow, possiamo dire che anche il prospetto di cash flow è ok.
Quanto descritto lo riportiamo nel nostro file excel sotto.