Il Business Plan nella Valutazione d’Azienda: il metodo patrimoniale

Valutazione Aziendale

Il metodo di valutazione patrimoniale esprime il valore di un’azienda in funzione del suo patrimonio, ossia analizza i valori dei singoli elementi dell’attivo e del passivo dalla cui contrapposizione emerge l’entità del patrimonio netto.

Tale impostazione offre, proprio per sua natura, una visione dell’azienda fondata su una rappresentazione delle sue componenti patrimoniali, la cui preventiva valorizzazione avviene con appropriate metodologie in funzione della natura e delle caratteristiche delle stesse.

La fase applicativa del metodo patrimoniale si caratterizza per la presenza di alcuni momenti fondamentali:

1)        Il calcolo del capitale netto di bilancio. Esso deriva dalla sommatoria del capitale sociale e delle riserve (formate da utili o da rivalutazioni);

2)        La rivalutazione degli eventuali elementi non monetari (immobilizzazioni tecniche, rimanenze di magazzino, partecipazioni, titoli, etc.) a valori correnti e l’attualizzazione dei crediti e dei debiti. Importante sottolineare come la verifica dei valori inerenti alla immobilizzazione possa far emergere delle plusvalenze o minusvalenze dovute al fatto che le immobilizzazioni saranno valutate sulla base del realistico valore di mercato, ovvero del costo di riproduzione o sostituzione. A tal proposito queste voci straordinarie, se accertate, possono essere talvolta assoggettate ad un successivo eventuale prelievo fiscale figurativo.

Nella pratica, il modello patrimoniale si presenta generalmente secondo tre differenti formulazioni:

–      Metodo patrimoniale semplice

La valutazione comprende i beni materiali, oltre ai crediti ed alla liquidità, ed eventualmente quelli immateriali che la legge consente di iscrivere all’attivo di bilancio.

Ci fornisce una valutaizone aziendale statica, legata al valore patrimoniale di una azienda ad una certa data, e non alla sua capacità dic reare redditi futuri.

Ne consegue quindi che sia applicabili nei casi di aziende prive di attività produttive, ad esempio società immobiliari o holding finanziarie.

–      Metodo patrimoniale complesso analitico

La stima include oltre ai beni materiali, quelli immateriali non contabilizzati, ma per i quali è possibile procedere ad una valorizzazione motivata e documentata.

Inserendo la valorizzazione di beni immateriali non contabilizzati con determinazione certa, andiamo a stimare il valore  dell’avviamento dell’azienda . Il caso potrebbe essere ad esempio nella valorizzazione di contratti in essere che producono redditi futuri.

–      Metodo patrimoniale complesso empirico

Tale metodologia considera nella determinazione del capitale economico i beni immateriali non contabilizzati, la cui valorizzazione si fonda non tanto su basi razionali, quanto su parametri aventi come esclusivo riferimento transazioni avvenute.

Rispetto al patrimoniale analitico la valorizzazione dei beni immateriali  non è certa, ma presumibile (ad esempio il marchio aziendale).

Per ora ci soffermeremo nella creazione di un modello per la Valutazione Patrimoniale con il metodo semplice. Vedremo poi in seguito come l’utlizzo dei metodi misti, si determinerà la valorizzazione del cosidetto “avviamento”, che è intrinseco nelle aziende produttive.

Tornando al metodo  patrimoniale semplice, la determinazione del valore aziendale è dato dalla formula:

W = C+M+P+t

Dove:

W =   valore del capitale economico dell’azienda

=   capitale netto contabile

P   =   plusvalenze

M =   minusvalenze

t    =   incidenza degli oneri fiscali potenziali

Al patrimonio netto, vanno sommate le rettifiche inerenti alle poste patrimoniali.

In particolare vanno quindi analizzate tutte le poste patrimoniali, e rettificate sulla base dei seguenti criteri di valutazione:

Liquidità: nessuna rettifica, si riporta il valore presente in bilancio;

Crediti: il valore di presunto realizzo, inoltre per crediti oltre l’anno è necessario rettificarli inserendo il valore attualizzato;

Rimanenze di magazziono: valore di presunto realizzo;

Beni strumentali: valore di mercato del bene stesso.

Passività: valore di presunta estinzione;

Fondi rischi ed oneri: devono esprimere una stima attendibile dell’evento per cui sono stati costituiti;

Tali valutazioni, comportano delle rettifiche alle poste patrimoniali, dando luogo a plusvalenze e minusvalenze che  vanno a sommarsi al patrimonio netto nella determinazione del valore aziendale.

Le Plusvalenze e Minusvalenze , danno luoogo inoltre ad una fiscalità latente che deve essere calcolata e portata in aumento o diminuzione del valore aziendale.

Nel caso del metodo patrimoniale semplice, il nostro business plan non entra in gioco.

Nell’excel riportato abbiamo implementato il precedente modello di valutazione patrimoniale secondo il “metodo finanziario”, inserende anche la valutazione aziendale con il “metodo patrimoniale semplice”.  Si richiede di inserire i valori di bilancia attuali dell’aziende, e le opportune rettifiche riportate sopra,per permettere al modello di calcolre il valore aziendale dato dalla formula sopra riportata.

Modello Excel Valutazione Azienda Metodo patrimoniale

 

 

 

 

 

 

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