Iniziamo una serie di articoli dedicati all’utilizzo di un Piano Economico Finanziario o come si è soliti definirlo nei casi di ristrutturazione debiti, di un “Piano Industriale”.
L’azienda si trova in uno Situazione di crisi finanziaria in quanto:
– Presenta debiti verso Fornitori per 425.000 € di cui circa 190.000 € scaduti;
– Ha uno scoperto nei confronti degli Istituti Finanziari per circa 338.000 € a fronte di un fido concesso di 250.000 €
Identificato lo stato di crisi, Il nostro compito ora è quello di verificare se tale situazione sia sanabile, mediante appunto un operazione di ristrutturazione del Debito.
Modello Ristrutturazione Debiti
A tal fine, l’art 182 della legge Fallimentare , mette a disposizione dell’Imprenditore uno strumento che permette di risanare l’azienda che si trova in uno stato di crisi reversibile.
In particolare da la possibilità di:
– Stipulare un accordo di ristrutturazione dei debiti: che riguardi almeno il 60% dei creditori, mentre i crediti estranei all’accordo dovranno essere pagati entro centoventi giorni dall’omologazione o entro centoventi giorni dalla scadenza;
– Transazione con il fisco: il debitore può proporre il pagamento, anche parziale, dei tributi amministrati dalle agenzie fiscali e dei relativi accessori, limitatamente alla quota di debito avente natura chirografaria anche se non iscritti a ruolo, ad eccezione dei tributi costituenti risorse proprie dell’Unione europea;
A questo punto è necessario predisporre un Piano Industriale che ci permetta poi di verificare la fattibilità delle azioni che il management intenda realizzare per sanare la situazione.
Per far questo dobbiamo elaborare 2 prospetti, che aggregati daranno origine al nostro Piano Industriale.
– Primo Prospetto: dobbiamo porci nella situazione in cui l’azienda terminasse la propria attività alla data, e creare un primo Prospetto Economico Finanziario tenendo conto dei flussi economici e finanziari che si genereranno per le situazioni pregressi (es: ammortenti investimenti alla data, pagamento fornitori alla data, incasso creditori alla data, rimborso finanziamenti alla data ecc…). Per far questo è necessario analizzare la Situazione Patrimoniale alla data;
– Secondo Prospetto: dobbiamo porci nella situazione che l’azienda inizi l’attività alla data, e creare un Prospetto Economico Finanziario dei flussi economici e finanziari che si genereranno , sulla base delle attività future;
Creati i 2 prospetti passeremo alla fase di consolidamento dei 2 piani che dara luogo al nostro Piano Industriale definitivo.
Il Piano Industriale dovrà recepire le azioni che il management intende intraprendere, per riportare l’azienda in equilibrio economico-finanziario. Naturalmente tali azioni dovranno essere “ragionevolmente “ fattibili.
Nel prossimo articolo illustreremo la realizzazione del Primo Prospetto.