La legge di Bilancio 2017, ha introdotto l’IRI una nuova imposta sul Reddito di imprese e Società di persone in regime di contabilità ordinaria a decorrere dal periodo di Imposta 2017.
L’IRI è un regime fiscale “opzionale” applicabile ai soggetti Irpef Imprenditori individuali , SNC, Sas e per le Srl Trasparenti.
La scelta del regime è opzionale ma vincolante per 5 anni.
Per chi sceglie regime opzionale Iri si avrà che:
- Gli utili non prelevati saranno tassati in Regime Iri al 24%, e formeranno la Riserva Utile;
- Le somme prelevate andranno in deduzione del Reddito , e saranno tassate con aliquota Irpef in testa al Socio;
- I prelevamenti possono essere anche superiori al Reddito Iri di competenza del periodo, ma per essere portati in deduzione del Reddito Iri e Tassati Irpef, non devono superare le Riserve di Utili;
- Le perdite che scaturiscono, anche da maggiori prelevamenti portati in deduzione (nel massimo sempre delle Riserve Utile Iri), possono essere riportate negli anni successivi.
Ne consegue che non è semplice capire la convenienza o meno nell’adottare tale modello che poi rimane vincolante per 5 anni.
Dipende da diverse variabili: il reddito di impresa negli anni successivi, gli altri redditi del socio che determinano l’aliquota marginale di tassazione del Reddito di impresa sui prelevamenti, ecc… .
Teoricamente sarebbe conveniente posticipare i prelevamenti in periodi in cui l’aliquotà marginale è piu bassa.
Nell’excel riportato si possono fare delle simulazioni , per capire la convenienza o meno di optare per tale regime fiscale.
Il modello è su 5 anni (il perido vincolante se si opta per tale regime).
Le celle “verdi” sono quelle di Input. Per iniziare viene chiesta la quota di partecipazione del socio, in quanto la convenienza viene calcolata sul singolo socio .
Si inserisce il reddito previsionale, e si simulano i prelevamenti negli anni che saranno portati in deduzione del reddito di impresa, e tassati con aliquota marginale Irpef del Socio.
Viene cosi calcolata l’imposta IRI (la quota socia di competenza), e la Riserva di utili che rappresenta il valore massimo di prelevamento nell’anno.
Si richede poi di inserire il valore totale degli altri redditi del Socio, che determinano la base per il calcolo dell’imposta marginale e che quindi variano per singolo Socio (questo fattore è importante perché a mio parere tale regime può essere conveniente per un socio con altri redditi più alti, rispetto al socio con altri redditi bassi o zero).
Otteniamo cosi l’imposta totale di competenza del socio IRI + IRPEF.
Si possono quindi fare diverse simulazioni per capire la convenienza.