Oggi analizziamo, con l’aiuto di un modello di Business Plan in excel, il franchising Claro, anche esso accreditato con Invitalia
Invitalia, è l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa.
Attraverso Invitalia si può accedere a contributi sia fondo perduto che finanziamenti a tasso agevolato, per l’apertura di un franchising tra quelli accreditati dallo stesso ente.
Il Franchisng Claro opera nel settore del Commercio al dettaglio di articoli per ottica.
Sul sito di Invitalia, troviamo la presentazione dell’azienda:
E la scheda scheda progetto:
Dalle informazioni presenti nella scheda progetto, abbiamo realizzato il Business Plan per la valutazione.
Breve guida:
Modello utilizzabile da società di Persone ditte individuali;
Utilizzare lo sheet Input, per l’inserimento dati
Parametri iniziali:
– Liquidazione iva: indicare sulla base del fatturato previsionale se la liquidazione sarà mensile o trimestrale;
– Royalties Franchising: non sono previste Royalties;
– Fee d’ingresso: sono previste Fee d’ingresso per 7.500 €, per una durata di 7 anni. Viene inserito in Stato patrimoniale tra gli Investimenti con periodo di ammortamenti per 7 anni;
– Pagamento Fee d’ingresso: uscite annuali per il pagamento delle fee d’ingresso;
– Quota socio: dato che si tratta di società di Persone, indicando la quota % socio il business plan calcola l’utile e la tassazione Irpef del socio stesso, evidenziando anche l’utile netto del socio dopo la tassazione Irpef. Per le ditte individuali ovviamente inserire il 100%.
– Finanziamento soci: inserire le quota di conferimento dei soci;
– Distribuzione Utile: inserire la quota di distribuzione utile dei soci annua, tenendo presente l’utile azienda dopo tassazione Irap, riportato in alto;
Input Vendite:
– Inserimento descrizione prodotti;
– Inserimento margine di contribuzione %: riportiamo la definizione presente nella scheda progetto (Per Margine di contribuzione si intende quel valore percentuale medio al netto degli sconti eventuali che serve a coprire tutti i costii gestione tipici del punto vendita). La regola per determinare il suo valore assoluto è: Fatturato netto Iva – Costi delle materieprime; per calcolarne la percentuale, il risultato dovrà essere diviso per il ‘Fatturato netto Iva’ e moltiplicato per 100.
– Aliquota iva: inserimento aliquota Iva prodotti;
– Giorni dilazione concessi ai clienti: inserire i giorni di dilazione per tipologia di prodotto. Ovviamente i giorni di dilazione, normalmente essendo un attività al dettaglio, sono 0, ovvero il cliente paga al momento dell’acquisto della merce
– Prezzo medio : inserimento del prezzo medio per singolo prodotto (al netto dell’iva) per ogni anno;
– Quantità: inserimento previsione vendite per singolo prodotto;
Input Acquisto Prodotti
– Aliquota iva: inserimento aliquota Iva prodotti;
– Giorni medi giacenza magazzino: inserimento dei giorni medi di giacenza delle merci.
– Giorni dilazione concessi dai fornitori: i giorni di dilazione medi concessi dai diversi fornitori per tipologi di prodotti.
note: il costo relativo agli aquisti delle materie prime, viene calcolato annualmente considerando il margine di ricarico dei prodotti finiti ed i giorni di giacenza magazzino.
Input Investimenti:
– Investimenti materiali: inserimento del costo totale degli investimenti materiali (al netto dell’iva) per ogni anno;
– Investimenti immateriali: inserimento del costo totale degli investimenti immateriali (al netto dell’iva) per ogni anno;
– Aliquota iva: inserimento aliquota Iva relativa agli investimenti;
– Pagamenti investimenti materiali: uscite annuali per pagamento investimenti materiali (comprensivi iva)
– Pagamenti investimenti immateriali: uscite annuali per pagamento investimenti immateriali (comprensivi iva)
Input Personale:
– Numero dipendenti: inserire il numero dei dipendenti annui;
– Retribuzione media lorda: retribuzione lorda media pro capite per dipendente su ogni anno;
– Inps%: inserire solo la quota Inps a carico dell’azienda . Se consultiamo la tabella ministeriale del 2012 per i pubblici esercizi l’aliquota inps a carico azienda è del 29,75%.
– Inail %: il contributo viene comunicato annualmente dall’Inps, possiamo approssimaread un 4%;
– TFR %: è pari alla retribuzione media annua diviso 13,5. Ovvero un 7,4%
Input finanziamenti lungo termine (mutui):
– Anno stipula contratto: l’anno in cui verrà stipulato il contratto e quindi erogato dalla banca il finanziamento;
– Tasso interesse annuale: il tasso di interesse applicato dalla Banca sul mutuo;
– Importo mutuo: l’ammontare del finanziamento;
– Numero anni: anni durata mutuo;
Altri Costi
Inserire glia altri costi sia fissi che variabili, la relativa aliquota iva, ed il costo annuo al netto dell’ìva.
Banca
– Tasso interesse di scoperto conto corrente bancario: il tasso di interesse bancario, sul fido concesso;
– Tasso interesse attivo: tasso bancario su attivo conto corrente.
– Fidejussione: inseriamo l’importo della fidejussione richiesta dal Franchisor. Nel caso del Franchising in oggetto è prevista una fidejussione di 20.000 €.
Ultima sezione è dedicata ai contributi di Invitalia. Si può quindi utilizzare questa sezione qualora si intenda usufruire di tale agevolazione.
Report:
– I report Finali sono: Stato Patrimoniale, Conto Economico e Cash flow;
– Cruscotto sintetico: nel foglio input abbiamo inserito un cruscotto sintetico con gli indicatori principali, in maniera tale da monitorare il loro variare nell’inserimento e modifica input.
In allegato il Business Plan Franchising Claro