SCHEMI DI RICLASSIFICAZIONE DELLO STATO PATRIMONIALE
Nel modello di Business Plan riportato, abbiamo utilizzato come schema di Stato Patrimoniale, il modello riclassificato mediante il criterio Finanziario, per il quale:
Le poste dell’Attivo Patrimoniale sono riportate in base al loro grado di liquidità, ovvero sulla base del tempo necessario per essere trasformati in liquidità, seguendo un ordine decrescente;
Le poste del Passivo Patrimoniale in base al loro grado di esigibilità, ovvero in base alla loro scadenza.
La scelta è ricaduta su questo tipo di riclassificazione, in quanto risulta essere quella più idonea per la corretta valutazione aziendale per la maggior parte delle imprese.
Il modello finanziario, è comunque soltanto uno dei metodi di riclassificazione dello Stato Patrimoniale.
Riportiamo altri 2 tipi di riclassificazione che risultano tra quelle più utilizzate
1) Riclassificazione da CODICE CIVILE
Il codice civile riporta la classificazione dello Stato Patrimoniale all’articolo 2424 , modificato tramite decreto legislativo 127 del 1991, in attuazione delle direttive n. 78/660/CEE e n. 83/349/CEE in materia societaria, relative ai conti annuali e consolidati, ai sensi dell’art. 1, comma 1, della legge 26 marzo 1990, n. 69.
Tale riclassificazione è utilizzata quando ci sono richiesti dei dati ufficiali esternamente.
Nel file excel , viene riportato il passaggio da un Prospetto Patrimoniale classificato secondo il criterio finanziario ad un Prospetto classificato seguendo quanto predisposto dal Codice Civile.
2) CRITERIO FUNZIONALE
La riclassificazione dello Stato patrimoniale in base al criterio funzionale, suddivide le poste patrimoniali separando le poste patrimoniali che sono relative alla:
– gestione caratteristica (attività correnti) : tutte le poste inerenti all’attività dell’azienda e relative all’attività corrente;
– gestione extracaratteristica : tutte le poste inerenti all’attività dell’azienda ma non relative all’attività corrente;
– gestione accessoria: tutte le poste non inerenti all’attività dell’azienda
Questa riclassificazione è utilizzata in aziende in cui una parte consistente dei valori in Bilancio non è riferita all’attività principale dell’azienda, ma ad attività accessorie.
Con tale riclassificazione si separano quindi le 2 attività, per capire al meglio l’andamento dell’attività caratteristica dell’azienda.