Modello Excel individuazione dei finanziamenti per una start up – Parte 1

Iniziamo una serie di articoli, che ci illustreranno le diverse applicazioni del modello di pianificazione economico finanziaria, e la flessibilità di Excel nella simulazione dei diversi scenari.

Per meglio comprendere le esercitazioni, utilizziamo per il momento un modello più semplice di pianificazione economico finanziaria, strutturato su una pianificazione annuale e inserimento di tutti gli Input in un unico foglio di lavoro.

Vi invito ad aprire il file allegato per una miglior comprensione dell’analisi.

Modello Excel Pianificazione Finanziaria Start Up

 

Nel foglio di Input è riportato un cruscotto con gli indicatori principali, che ci permette di verificare la loro variazione al modificarsi degli Input.

Il primo caso che vogliamo affrontare è quello di una start up che vuole identificare gli importi e le corrette forme di finanziamento per il finanziamento dell’idea progettuale.

La società è una s.r.l. , che opera nel settore commercio.

Abbiamo inserito il prezzo unitario e le quantità di vendite annuale, indicando giorni di dilazione e aliquota iva per singolo prodotto.

Attraverso l’indicazione del margine di ricarico, determiniamo i consumi di materie prime .

Inseriamo i  giorni di dilazione dei fornitori e giacenza media magazzino per poter determinare gli acquisti.

Per completare inseriamo: Investimenti e pagamento fornitori, numero dipendenti e retribuzione media, altri costi  con indicazione dei giorni di dilazione.

Non inseriamo per ora, le fonti di finanziamento a  medio e lungo termine ovvero:

–          Capitale sociale;

–          Finanziamenti m/l termine;

–          Autofinanziamento (politica distribuzione utili)

Aprendo ora l’Excel siamo in grado fare una prima analisi dell’azienda sulla redditività e in particolar modo sulle politiche di finanziamento sia nel breve che nel medio/lungo periodo.

Osserviamo solo i dati sintetici riportati nel cruscotto aziendale:

–          Utili del primo anno negativo, dal secondo anno positivo ed in crescita;

–          Liquidità, ovvero il conto corrente Bancario a fine anno, scoperto di fido nei primi 3 anni per poi girare positivo nel quarto anno.

Da un punto di vista reddituale possiamo sicuramente dare un giudizio positivo , l’azienda dopo un primo anno negativo già dal secondo anno registra utili ed il terzo anno possiamo considerarlo l’anno a regime .

Da un punto di vista finanziario, dobbiamo ora cercare di capire quali siano i fabbisogni finanziari necessari a portare in equilibrio l’azienda.

E’ utile in questa fase, analizzare il Cash Flow  che ci illustra le aree dell’attività aziendale che hanno dato luogo ad impieghi.  L’identificazione di tali aree di assorbimento della liquidità, è fondamentale per determinare la tipologia di fonti necessarie per un equilibrio aziendale.

Ci soffermiamo sul primo anno, il primo risultato da verificare è il saldo finanziario nel primo anno della gestione caratteristica.

Il saldo è positivo, il che sta a significare che la gestione caratteristica produce già dal primo anno, nonostante il reddito operativo sia negativo, un risultato finanziario positivo.

Il secondo saldo il Cash Flow di medio e Lungo Periodo riporta un saldo negativo di 192.200 €, determinato dalle uscite per Investimenti solo in piccola parte finanziato dai fornitori delle immobilizzazioni stesse, in quanto le uscite per gli investimenti (comprensivi di iva), sono stati liquidati nell’anno stesso.

Le altre voci di finanziamento per il momento sono state lasciate a 0.

Questa area è quella che nel periodo ha determinato un assorbimento di liquidità, e che per un corretto equilibrio finanziario deve essere coperta con fonti di finanziamento appartenenti alla stessa area(finanziamenti esterni, capitale sociale o autofinanziamento).

L’ultimo saldo è il cash flow della gestione caratteristica ed è residuale, riporta gli oneri finanziari dovuti allo scoperto di conto corrente più le imposte.

Il saldo finale è la variazione del nostro conto corrente nel periodo, in questo caso essendo il primo anno rappresenta anche il saldo della Banca Finale.

In questo momento si prevede che la nostra azienda nel mese di dicembre del primo anno di attività, registrerà uno scoperto di conto corrente bancario di circa 188.000 €.

Dall’analisi di quali sono state le aree che hanno generato tale risultato, si è evidenziato come l’area del cash flow di medio-lungo periodo abbia contributo a determinare tale saldo negativo. Il che comporta che per il primo anno dobbiamo andare a determinare le corrette forme di finanziamento a medio lungo periodo che riportino la situazione in uno stato di equilibrio finanziario.

Nella seconda parte ci occuperemo proprio di trovare il mix di forme di finanziamento idonee.
Parte Seconda

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