Modello Excel per richiesta scoperto di c/c Bancario – Parte 2


Riprendiamo il modello excel  riportato nell’esempio  nel primo articolo

Simulazione 1

 

dove risultava uno scoperto di conto corrente Bancario al quarto anno di 250.000 € . Mediante l’utilizzo del modello, con simulazioni di “what if” illustriamo quali sono le leve da utilizzare per poter portare lo scoperto di fido Bancario ad un max di 150.000€, che è quanto può concederci la Banca.

Ipotesi 1: Lavoriamo sulla leva, dilazione clienti portandola da 90 a 60. Apportando questa modifica sul modello potete osservare come lo scoperto di fido, scenda da un max 250.000€ ad un max di 130.000 € . Si può dire che obiettivo è stato raggiunto, ma dobbiamo anche ipotizzare cosa comporta una riduzione dei giorni di dilazione. Ad esempio potrebbero ridursi le quantità vendute di un 10%, a scapito della redditività e conseguentemente della stessa liquidità. Se nel modello procedete con la riduzione delle quantità vendute nei diversi anni di un 10% (per semplicità moltiplicatele tutte per 0,9), osserviamo la riduzione della redditività ed un aumento dello scoperto del fido Bancario che si porta ad un max di 170.000€, superando nuovamente il tetto massimo dei 150.000 €. Per riportare il fido sotto i 150.000 €, una soluzione potrebbe essere  quella di  contrattare con il fornitore del solo prodotto 1, una dilazione di 30 giorni. Potete notare , inserendo i 30 giorni di dilazione fornitori sul primo prodotto, come il fido Bancario raggiunge un max di scoperto di 143.000 €, raggiungendo nuovamente l’obiettivo proposto;

Ipotesi 2: Lavoriamo sulla leva magazzino,  ipotizzando di azzerare il magazzino (giorni giacenza 0) Nel caso non vogliamo agire sulla leva dei giorni dilazione dei crediti commerciali, per non impattare sulla redditività,  proviamo ad utilizzare la leva magazzino. Il modello  prevedeva giorni giacenza media 30 giorni, il che significa che il magazzino era pari al fatturato mensile. Azzerando il magazzino, che comporta una diminuzione degli acquisti e conseguente diminuzione delle uscite, otteniamo un abbattimento dello scoperto del fido ad un max di 165.000 €. Siamo ancora al di sopra della concessione max di fido, per raggiungere l’obiettivo, possiamo nuovamente utilizzare la leva dilazione fornitori per il primo prodotto, portando i giorni di dilazione da 0 a 30, e portando l’esposizione massima verso istituti finanziari a 140.000 €. Naturalmente, anche in questo caso dobbiamo capire se è una scelta fattibile l’abbattimento del magazzino, in quanto potrebbe portare dei disservizi nei confronti dei clienti.

Ipotesi 3: Lavoriamo sul margine di ricarico. Più che una leva, in questo ipotesi  vogliamo evidenziare come  il margine di ricarico, incida direttamente sullo scoperto di conto corrente Bancario. L’aumentare del margine di ricarico, comporta un aumento del gap tra ricavi e costi. A parità di ricavi ed entrate si ha una diminuzione di costi e relative uscite che determina un miglioramento dell’esposizione finanziaria. Nel modello riusciamo a determinare il margine di ricarico che ci permette di ottenere un esposizione massima di 150.000 €. Il margine obiettivo  è il 37%, ovviamente anche qui bisogna poi considerare poi quali sono gli effetti sui ricavi, la cui riduzione comporta nuovamente un aumento del fido Bancario. Possiamo continuare a effettuare diverse soluzioni, per arrivare a trovare la soluzione ottimale e sostenibile dall’azienda. L’esercitazione ci mostra l’utilità del  modello, nel definire un mix adeguato di input che sia sostenibile con le esigenze sia reddituali che finanziarie.

 

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