Modello Excel: Individuazione dei finanziamenti per una start up – Parte 2

Passiamo ora alla fase di ricerca delle fonti di finanziamento che ci permettano di avere nel futuro un corretto equilibrio finanziario.

Procediamo ora per fasi.
1)      Verificare la quota capitale proprio a disposizione dell’imprenditore per l’avvio dalla start up;

 

2)      Verificare la politica di distribuzione utili, quindi quanto dei redditi futuri l’imprenditore è disposto a rinunciare per autofinanziare l’azienda;

Nel nostro caso abbiamo inserito come capitale iniziale soci 40.000 €, e abbiamo definito una politica di distribuzione utili a partire dal terzo anno di 50.000 € terzo anno, e 60.000 € per il quarto e quinto anno.

Il nostro modellino permette di aggiornare in automatico il cash flow che presenta ora la seguente situazione:

Cash Flow 1

Possiamo ora procedere con la fase di determinazione della corretta forma di finanziamento, per la parte non coperta da capitale proprio ed autofinanziamento.

Possiamo osservare da l cash flow, che l’azienda non necessita di uno scoperto di fido bancario, in quanto la variazione del circolante netto a parte il primo anno che ha un picco di 16k€ imputabile al credito iva , negli anni successivi si mantiene prossima allo 0.

Il saldo finale Banca del primo anno pari a 146.168 €, è determinato dall’acquisto degli investimenti non totalmente coperti da debiti verso fornitori immobilizzazioni e dal capitale sociale.

Il finanziamento a medio lungo termine da richiedere nel primo anno è di 150.000 €, che andiamo ad inserire nel nostro modello. Nel caso riportato sotto abbiamo inserito il rimborso del finanziamento in 10 anni.

Cash Flow 2

Nella voce mutui e finanziamenti, il 1 ° anno  abbiamo in entrata 139.143 € dati dall’accensione del mutuo di 150.000 € meno la quota capitale del rimborso mutuo nell’anno. Negli anni successivi abbiamo l’uscita relativa al rimborso del finanziamento del mutuo.

Possiamo osservare che i primi 2 anni presentano ancora  uno scoperto di c/c bancario con un  massimo di 32.500 € nel secondo anno. Dagli anni successivi  la banca inizia a girare in positivo con saldi anche elevati  grazie ai buoni risultati dei flussi finanziari della gestione caratteristica.

A questo punto si può riflettere su come cercare di equilibrare la liquidità spostandola ad esempio dal terzo anno al secondo anno.

Action possibili:

1)      Non riequilibrare e chiedere alla banca uno scoperto temporale di fido per 35.000€ solo per i primi 2 anni;

2)      Chiedere ai fornitori per il primo anno un ulteriore dilazione , e per gli investimenti del 2° anno  verificare la possibilità di spostarli in parte al terzo anno, accompagnata dalla richiesta di dilazione per gli investimenti fatti nell’anno;
Procediamo con la seconda action, aumentiamo indebitamento verso fornitori il primo anno per circa 10.000 € che ci permette di annullare il saldo negativo banche il priono anno, nel secondo spostiamo 20.000€ di investimenti dal secondo al terzo anno e per la parte di investimenti effettuata nel secondo anno contrattiamo con i fornitori il pagamento dell’ultimo tranche di 10.000 € l’anno successivo, ottenendo cosi anche l’equilibrio sul secondo anno.

E’ possibile tramite il link sotto scaricare il modello che riporta l’ultima simulazione:
Modello Excel Simulazione Finale

Riportiamo il link alla prima parte:

Parte 1 Articolo

 

 

 

 

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