Business Plan Pizzeria (ditte individuali e società di Persone)

Presentiamo un Business Plan per un’attività di Pizzeria, per Società di Persone e Ditte Individuali Breve guida: Modello utilizzabile da società di Persone ditte individuali; Utilizzare lo sheet Input, per l’inserimento dati Parametri iniziali: –          Liquidazione iva: indicare sulla base del fatturato previsionale se la liquidazione sarà mensile o trimestrale; –          Quota socio: dato che si tratta di società di Persone, indicando la quota % socio il business plan calcola l’utile e la tassazione Irpef del socio stesso, evidenziando anche l’utile netto del socio dopo la tassazione Irpef. Per le ditte individuali ovviamente inserire il 100%. –          Finanziamento soci: inserire le quota di conferimento dei soci; –          Distribuzione Utile: inserire la quota di distribuzione utile dei soci annua, tenendo presente l’utile azienda dopo tassazione Irap, riportato in alto;   Input Vendite: –          Inserimento descrizione prodotti; –          Inserimento margine di ricarico %: Il margine di ricarico da inserire , rappresenta il rapporto tra vendita prodotto finito (ad esempio 1 kg di pizza) e costo medio materie prime che determinano il prezzo finito (solitamente in questo settore il margine di ricarcio è molto alto). –          Aliquota iva: inserimento aliquota Iva prodotti; –          Giorni dilazione concessi ai clienti: inserire i giorni di dilazione per tipologia di prodotto. Ovviamente i giorni di dilazione, normalmente nel caso di una pizzeria sono standard per tutti i prodotti. Inoltre essendo un attività al dettaglio, normalmente i giorni di dilazione sono 0, ovvero il cliente paga al ricevimento del prodotto; –          Prezzo medio: inserimento del prezzo medio unitario del prodotto (al netto dell’iva) per ogni anno; –          Quantità: inserimento delle quantita per singolo anno;   note:  non inseriamo i giorni di giacenza magazzino dei prodotti finiti (pizza, fritt,ecc), in quanto sono  prodotti ad alta deperibilità ,che vengono consumati il giorno stesso. Per gli altri prodotti non deperibili(es: Bibite), consideriamo la loro giacenze al costo di acquisto e quindi tra le materi prime.   Input Consumo materie prime: –          Aliquota iva: inserimento aliquota Iva materie prime; –          Giorni giacenza magazzino: giorni medi di giacenza in magazzino delle  materie prime; –          Giorni dilazione concessi dai fornitori: i giorni di dilazione medi concessi dai diversi fornitori per tipologi di prodotti. note:  il costo relativo agli aquisti delle materie prime, viene calcolato annualmente considerando il margine di ricarico  dei prodotti finiti ed i giorni di giacenza magazzino.   Input Investimenti: –          Investimenti materiali: inserimento del costo totale degli investimenti materiali (al netto dell’iva) per ogni anno; –          Investimenti immateriali: inserimento del costo totale degli investimenti immateriali (al netto dell’iva) per ogni anno; –          Aliquota iva: inserimento aliquota Iva relativa agli investimenti; –          Pagamenti investimenti materiali: uscite annuali per pagamento investimenti materiali (comprensivi iva) –          Pagamenti investimenti immateriali: uscite annuali per pagamento investimenti immateriali (comprensivi iva)   Input Personale: –          Numero dipendenti: inserire il numero dei dipendenti annui; –          Retribuzione media lorda: redtirbuzione lorda media pro capite per dipendente su ogni anno; –          Inps%:  inserire solo la quota Inps a carico dell’azienda . Se consultiamo la tabella ministeriale del 2012 per i pubblici esercizi l’aliquota inps a carico azienda è del 29,75%. –          Inail %: il contributo viene comunicato annualmente dall’Inps, possiamo approssimaread un 4%; –          TFR %: è pari alla retribuzione media annua diviso 13,5. Ovvero un 7,4%   Input finanziamenti lungo termine (mutui): –          Anno stipula contratto: l’anno in cui verrà stipulato il contratto e quindi erogato dalla banca il finanziamento; –          Tasso interesse annuale: il tasso di interesse applicato dalla Banca sul mutuo; –          Importo mutuo: l’ammontare del finanziamento; –          Numero anni: anni durata mutuo; Altri Costi Inserire glia altri costi sia fissi che variabili, la relativa aliquota iva, ed il costo annuo al netto dell’ìva.   Banca   –          Tasso interesse di scoperto conto corrente bancario: il tasso di interesse bancario, sul fido concesso; –          Tasso interesse attivo: tasso bancario su attivo conto corrente. Imposte e Contributi –          Aliquota Inps Commercianti: inserire l’aliquota Inps a carico dei commercianti; –          Aliquota Irap Regionale: inserire l’aliquota Iva applicata a livello Regionale; –          Aliquota Irper e Addizionali Comunali e Regionale: inserire per ogni scaglione l’aliquota Irpef + le addizionali Regionale e Comunali. Report: –          I report Finali sono: Stato Patrimoniale, Conto Economico e Cash flow; Nel prospetto del Conto Economico è stato calcolato in dettaglio il Tax Rate relativo al Singolo Socio, e l’utile al netto delle imposte e dei contributi. –          Cruscotto sintetico: nel foglio input abbiamo inserito un cruscotto sintetico con gli indicatori principali, in maniera tale da monitorare il loro variare nell’inserimento e modifica input. In allegato il Business Plan Pizzeria. Buon lavoro.
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