Business Plan Commercio Elettronico

Business Plan Commercio elettronico

Si definisce commercio elettronico (e-commerce) , la commercializzazione di beni o servizi realizzata per il tramite di internet, vale a dire utilizzando strumenti telematici.

Le transazioni possono essere suddivise in 2 macro-categorie:

–          B2B (Business to Business)

–          B2C (Business to Consumer)

 

Gli adempimenti Burocratici

Nella prima categoria non si prevedono adempimenti particolari, mentre nella seconda categoria è necessario tenere presente una serie di normative.

In particolare l’art.18 del decreto legislativo 114/98 disponeva che la vendita al dettaglio per corrispondenza, tramite televisione o altri sistemi di comunicazione (ivi compreso il commercio elettronico) fosse soggetta a previa comunicazione al comune al comune nel quale l’esercente ha la residenza.

Quindi per l’apertura di un attività di commercio elettronico, oltre agli adempimenti comuni all’apertura si un’attività commerciale (Apertura Partita Iva e comunicazione Inps)  è necessario presentare la SCIA – Segnalazione Certificata di Inizio Attività (contenente l’indicazione del settore merceologico scelto e l’attestazione dei requisiti posseduti) e presentata presso il SUAP (Sportello Unico Attività Produttive) del proprio Comune di residenza.

 

L’investimento

L’investimento riguarda oltre ai costi burocratici di apertura, è limitato all’hardware e alla realizzazione del sito web.

Nei costi di gestione, oltre a quelli “classici”, dobbiamo considerare i costi di “hosting” e di spedizione se vendiamo prodotti. Inoltre particolare rilievo viene dato ai costi di “Seo Marketing” .

 

Breve Guida al Modello Excel

Parametri Iniziali:

Liquidazione iva: indicare sulla base del fatturato previsionale se la liquidazione sarà mensile o trimestrale;

Quota socio: dato che si tratta di società di Persone, indicando la quota % socio il business plan calcola l’utile e la tassazione Irpef del socio stesso, evidenziando anche l’utile netto del socio dopo la tassazione Irpef. Per le ditte individuali ovviamente inserire il 100%.

Stagionalità:  nei vari mesi va inserita la % di fatturato sull’anno. Ovviamente il totale dei mesi deve essere il 100%.

– Finanziamento soci: inserire le quota di conferimento dei soci;

– Distribuzione Utile: inserire la quota di distribuzione utile dei soci annua, tenendo presente l’utile azienda dopo tassazione Irap, riportato in alto;

Input Vendite:

– Inserimento descrizione prodotti/servizi;

– Inserimento margine di ricarico %: Il margine di ricarico da inserire , rappresenta il rapporto tra vendita prodotto finito  e costo medio materie prime che determinano il prezzo finito, se la vendita riguarda un servizio inserire 100% come margine di ricarico.

– Aliquota iva: inserimento aliquota Iva prodotti;

– Giorni dilazione concessi ai clienti: inserire i giorni di dilazione per tipologia di prodotto. Normalmente nelle attività di e-commerce il pagamento avviene prima della consegna del prodotto/servizio possiamo cosi inserire 0;

– Prezzo medio: inserimento del prezzo medio unitario del prodotto (al netto dell’iva) per ogni anno;

– Quantità: inserimento delle quantità per singolo anno;

Input Consumo materie prime:

– Aliquota iva: inserimento aliquota Iva materie prime;

– Giorni giacenza magazzino: giorni medi di giacenza in magazzino delle materie prime;

– Giorni dilazione concessi dai fornitori: i giorni di dilazione medi concessi dai diversi fornitori per tipologia di prodotti.

Input Investimenti:

– Investimenti materiali: inserimento del costo totale degli investimenti materiali (al netto dell’iva) per ogni anno;

– Investimenti immateriali: inserimento del costo totale degli investimenti immateriali (al netto dell’iva) per ogni anno;

– Aliquota iva: inserimento aliquota Iva relativa agli investimenti;

– Pagamenti investimenti materiali: uscite annuali per pagamento investimenti materiali (comprensivi iva)

– Pagamenti investimenti immateriali: uscite annuali per pagamento investimenti immateriali (comprensivi iva)

Input Personale:

– Numero dipendenti: inserire il numero dei dipendenti annui;

– Retribuzione media lorda: retribuzione lorda media pro capite per dipendente su ogni anno;

– Inps%: inserire solo la quota Inps a carico dell’azienda .

– Inail %: il contributo viene comunicato annualmente dall’Inps, possiamo approssimare ad un 4%;

– TFR %: è pari alla retribuzione media annua diviso 13,5. Ovvero un 7,4%

Input finanziamenti lungo termine (mutui):

– Anno stipula contratto: l’anno in cui verrà stipulato il contratto e quindi erogato dalla banca il finanziamento;

– Tasso interesse annuale: il tasso di interesse applicato dalla Banca sul mutuo;

– Importo mutuo: l’ammontare del finanziamento;

– Numero anni: anni durata mutuo;

Altri Costi

Inserire glia altri costi sia fissi che variabili, la relativa aliquota iva, ed il costo annuo al netto dell’ìva.

Banca

– Tasso interesse di scoperto conto corrente bancario: il tasso di interesse bancario, sul fido concesso;

– Tasso interesse attivo: tasso bancario su attivo conto corrente.

Report:

– I report Finali sono: Stato Patrimoniale, Conto Economico e Cash flow;

– Cruscotto sintetico: nel foglio input abbiamo inserito un cruscotto sintetico con gli indicatori principali, in maniera tale da monitorare il loro variare nell’inserimento e modifica input.

Utilità del Modello

  • Calcolare il fabbisogno finanziario che scaturisce non solo dall’Investimento ma anche dalla fase di start up per l’azienda, e simulare la corretta copertura tra fonti proprie ed esterne;
  • Preparazione della documentazione accompagnatoria nella richiesta di finanziamenti agli istituti Finanziari, o per la richiesta di contributi a fondo perduto o finanziamenti agevolati.

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