
Premessa
La pizza, per definizione direi, è uno dei tratti distintivi del nostro Paese.
Ha contribuito, e contribuisce in ogni momento, alla costruzione di quel “Made in Italy” che rappresenta una delle voci più importanti del PIL e che viene imitato in tutto il mondo.
Il “Made in Italy” va, quindi, difeso, supportato, migliorato ed esportato; ad ogni costo.
Uno dei modi migliori è quello di aprire una Pizzeria al taglio, attività davvero cara sia a noi italiani sia agli infiniti turisti che ogni anno visitano il nostro Paese.
Il mercato è, dunque, enorme!
Prova ne è il fatto che ci sono costantemente nuove aperture e, ultimamente, si sta sviluppando anche il business model del franchising.
Potenzialmente, quindi, si tratta di un buon investimento che, però, richiede competenza e dedizione.
Per questo, più che mai, è necessario sviluppare un business plan professionale e che tenga in considerazione ogni variabile.
Accanto, quindi, alle consuete attività che riportiamo qui sotto e che valgono per qualsiasi società in qualsiasi industria, come ad esempio:
- analisi del mercato e analisi del contesto
- scegliere il luogo dove aprire (possibilmente in una zona piena di uffici e/o ad alta intensità abitativa; oppure in un luogo turistico)
- identificazione dei concorrenti e del relativo modello di business
- scelta del proprio modello di business (consegna a domicilio, franchising, sviluppo di un’app, partnership con grandi player: deliveroo, just eat, uber eats,..)
- identificazione del tipo di società (ad esempio società di persone o società di capitale)
- scegliere la data di apertura e costruire un programma per rispettare la scadenza
- redazione di un dettagliato business plan, meglio se mensile, con definizione del fabbisogno finanziario e delle relative fonti di finanziamento
ne vanno aggiunte delle altre che possono fare la differenza tra successo e fallimento:
- scegliere il pizzaiolo, se non è lo stesso imprenditore
- scegliere i fornitori delle attrezzature (forno, frigoriferi,…) e delle eventuali opere murarie
- fare convenzioni con uffici, negozi,..
- scegliere accuratamente il personale
- nulla osta sanitario Asl
- attestati SAB ed HACCP per manipolazione, conservazione e vendita alimentare
Per avere maggiori dettagli su come aprire la vostra Pizzeria vi rimandiamo alle seguenti guide:
https://www.biancolavoro.it/aprire-una-pizzeria-al-taglio-requisiti-costi-e-kit-di-supporto/
https://www.economia-italia.com/lavoro/come-aprire-una-pizzeria-senza-soldi
Qui, invece, trovate un esempio di un possibile fornitore (non lo conosciamo; al 20 aprile 2020 è il primo link – sponsorizzato – nella prima pagina risultati di google ottenuta digitando la domanda “come aprire una pizzeria al taglio?”:
Modello Excel gratuito
A corredo del presente articolo mettiamo a disposizione un Business Plan.
Nella pagina iniziale troverete 3 sezioni:
- Dati di Input;
- Elaborati, tramite l’inserimento degli Input vengono elaborati una serie di Report di dettaglio che andranno ad alimentare i Report Finali;
- Report, i prospetti finali sintetici della situazione Economica, Patrimoniale e Finanziari oltre ai principali Indicatori.
- Grafici
Vediamo in dettaglio i Dati di Input:
- Parametri iniziali: Anno di avvio, l’aliquota Iva, aliquota Irap e Ires (parliamo di srl, se si tratta di una ditta individuale o snc possiamo inserire 0 come aliquota Ires in quanto la tassazione avverrà poi in testa ai soci), % di Accantonamento Rischi
- Personale: sono state inserite a titolo esemplificativo 3 categorie: deve essere inserita la RAL annua del singolo Profilo e le unità previste;
- Costi Variabili: eventuali costi variabili generali, in percentuale sulle Vendite.
- Costi Gestione: inserire nella categoria di appartenenza i costi di gestione mensili previsti;
- Investimenti: inserire il piano degli Investimenti, con indicazione della categoria dell’investimento da scegliere nel menu a tendina. Indicare l’aliquota iva e gli anni di ammortamento;
- Finanziamento: inserire l’importo di eventuali finanziamenti da richiedere agli istituti Finanziari con indicazione del numero di rate (sono previste rate mensili, quindi la durata in mesi è pari al numero di rate) il tasso di interesse annuale; è possibile inserire anche fino a 2 anni di pre-ammortamento.
- Capitale Sociale: gli aumenti di capitale proprio previsto nei mesi;
- Distribuzione utile: l’indicazione della % di distribuzione utile.
- Dati di vendita (raggiungibile cliccando su “Fatturato” nella sezione “Dati di input”). Dovrete inserire, per ogni prodotto, i seguenti parametri:
- prezzo al netto dell’iva
- numero di scontrini mensili fatti per ogni prodotto
- incidenza del costo di acquisto di ogni categoria
- Iva (alla vendita)
- giorni di giacenza magazzino
- giorni dilazione clienti
- giorni dilazione fornitori
Utilità del Modello
- Calcolare il fabbisogno finanziario che scaturisce non solo dall’Investimento ma anche dalla fase di start up per l’azienda, e simulare la corretta copertura tra fonti proprie ed esterne;
- Preparazione della documentazione accompagnatoria nella richiesta di finanziamenti agli istituti Finanziari, o per la richiesta di contributi a fondo perduto o finanziamenti agevolati.
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